I Guappecarto presentano il nuovo album “Sambol – Amore Migrante”, uscito a metà novembre e preceduto dal singolo “Vlado”.
L’album è composto da 9 rivisitazioni delle opere di Vladimir Sambol, compositore degli anni ’30 nato a Fiume ed emigrato in Svezia dopo la Seconda Guerra Mondiale. La scrittura del musicista è stata in alcuni casi fedelmente rispettata, in altri invece è servita a sviluppare brani profondamente diversi dall’originale a favore di una ricerca sonora inedita e atipica per il quintetto. Il disco nasce dall’incontro con la figlia di Sambol, Mirjam Sambol Aicardi, che rimane impressionata dai live dei Guappecarto’, invitandoli a ripercorrere il repertorio del padre.
«Abbiamo riconosciuto subito nella richiesta di Mirjam un dolcissimo desiderio: far rivivere il padre attraverso le note da lui lasciate e da lei preziosamente custodite per tanti anni – affermano i componenti del gruppo – Questo disco è dedicato a quell'”amore migrante”, che non teme barriere, viaggia, va al di là dello spazio e del tempo e si tramanda di padre in figlia. La storia di Mirjam e Vlado ci ha portato ad abbandonare le nostre zone di conforto, a trovarne altre adatte al confronto ed è stata la fonte di ispirazione per dare nuova forma al nostro suono».
I Guappecartò sono un laboratorio di musiche cosmopolite che oscilla tra sonorità zigane e balcaniche con aperture al tango e alla musica classica. Tradizioni melodiche mediterranee in un armonioso mix di culture e generi che la band ha assorbito per le strade e tra la gente di tutta Europa.
Nel quintetto strumentale dei Guappecartò l’ironia e la spontaneità pura di artisti un pò bohemien si mescolano armoniosamente ad una musica senza tempo e senza confini. Già nel nome “Guappecartò”, cioè finti guappi, rivelano che si tratta solo di un gioco divertito e provocatorio nei confronti dei cliché dell’immagine classica dell’italiano all’estero con il vestito da guappo, borsalino e aria spavalda.
I Guappecartò si formano a Perugia nella primavera del 2004 quando l’attrice e regista Madleine Fischer (attrice, tra gli altri, nei film “Le Amiche” di Michelangelo Antonioni, “Lo Scapolo” di Antonio Pietrangeli con Alberto Sordi, “Siamo Donne” di Luchino Visconti, Roberto Rossellini, Luigi Zampa, Alfredo Guarini e Gianni Franciolini con Anna Magnani, Ingrid Bregmann), propone loro la realizzazione della colonna sonora destinata al film “Uroboro”. Ultimata la composizione dei 19 brani che danno vita al progetto della Fischer , prende il via un’intensa stagione di concerti che porterà la band oltralpe e per la precisione in Francia, dove decide di stabilirsi eleggendo Parigi come luogo di partenza ideale per le future tournée in Europa.
I “guappi di cartone” sono cinque italiani che hanno lasciato l’Italia probabilmente per portarla in giro in Europa, tra la Germania, la Svizzera e fino in Francia, dove vivono di musica. I suoni di fisarmonica (Dr. Zingarone), chitarra (Frank Cosentini), violino (O’ Malament), contrabbasso (Pierre la Braguette) e percussioni (O’ Professore) si mixano alla perfezione e incantano il pubblico con una musica d’altri tempi, trascinante e profonda.